In italiano quando si vuole fare riferimento alla conoscenza approfondita della vita di qualcuno, si usa l’espressione “vita, morte e miracoli”, come a dire che sappiamo proprio tutto di quella persona. Questo accade perché l’anima latina e cristiana della lingua porta a vedere il racconto delle vite dei santi come modello costante di riferimento nella considerazione delle vite degli uomini e delle donne.
Le vite che raccontiamo sono quelle di Santi e Sante il cui il cammino di santità è maturato in giovane età e ha significato il più delle volte una rottura radicale con le regole dell’ordine costituito, con gli schemi vigenti in quel momento storico, per certi versi una forma di ribellione.
Quanti sono i santi che da ragazzi hanno abbandonato la casa paterna, per seguire il proprio cammino di fede, a dispetto del giudizio dei propri superiori e delle opinioni altrui? La coscienza delle ingiustizie del mondo, l’ardore della gioventù, la ricerca dell’assoluto, il sogno dell’amore eterno, il tormento di quelle scelte radicali e dolorose, ma che talvolta ci appaiono impossibili da evitare; sono tutte tensioni esistenziali che riguardano la gioventù in modo universale.
Per queste ragioni abbiamo declinato in chiave “rock” biografie, agiografie, cronache, leggende. Fatti meravigliosi, miracoli, prodigi, interventi del soprannaturale, raccontati con il rock ‘n’ roll e il cartone animato, cercando di vedere per una volta i Santi al pari di altri eroi delle culture giovanili.